Discreto EP di debutto per i nostrani Atacama Death Experience, dediti ad un doom/sludge/death spesso venato di altre influenze, quali stoner, blues o certi passaggi più classicamente metal.
Quattro pezzi, tutti sui 6 minuti di lunghezza, tutti validi ed ognuno con la propria personalità, diversi per struttura, riffing e addirittura per lo stile del cantato, ma molto simili per l’atmosfera, a dir poco distorta, non solo per quanto riguarda la saturazione delle chitarre. Senza voler scomodare entità semi-divine verrebbe da paragonare Wasted time and broken bones ai Trypticon di T.G. Warrior, fatte ovviamente le debite proporzioni di personalità e qualità della produzione.
Può essere un disco asfissiante ma fresco allo stesso tempo? La risposta è sì.