Un momento prima di iniziare a scrivere mi è venuta in mente la quantità di gente che parla e parlerà bene di questo disco per il solo dovere di condividere e dimostrare a degli sconosciuti di appartenere alla ristrettissima cerchia dei Giusti. Poco male, è sempre stato così e sempre sarà.
Eppure, in qualche modo, tutto ciò era giustificato dalla portata dei due nomi in questione che con gli anni hanno saputo sfruttare al meglio la loro spinta sperimentale senza sputtanarsi più di troppo; anche agli occhi di chi la parola "Arte" in determinati campi la rifugge come la peste e marchia il tutto come "fighetti commerciali". Vero che il fatto che la versione in vinile sia andata praticamente sold-out in prevendità dà un punto a favore a questi ultimi, però è un discorso troppo lungo da affrontare qua e adesso.
Terrestrials è esattamente ciò che ci si aspettava, nel bene e nel male riesce a far contento sia chi si aspettava il capolavoro, sia chi si aspettava la cortina di fumo dietro cui si nasconde poco o niente. La verità probabilmente sta nel mezzo, perché se è vero che i pezzi per la maggior parte della loro durata scivolano via tra (per loro) inediti echi space e kraut-rock, dall'altra i momenti memorabili - letteralmente due per quanto mi riguarda - riescono davvero ad essere tali e ad emozionare. Quali sono questi momenti lascerei a voi scoprirlo, ognuno ha le sue.
http://sunnulversl.bandcamp.com/